La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.
È uno strumento fondamentale dell’apprendimento, anzi, è un vero e proprio momento del processo di apprendimento poiché aiuta chi è valutato ad essere consapevole dei propri punti di forza e di debolezza, delle personali attitudini ed interessi, potenziando così progressivamente la capacità dei soggetti di auto-valutarsi e di auto-orientarsi. La valutazione non deve costituire un premio o una punizione ma assumere una funzione prevalentemente formativa e favorire così lo sviluppo dell’identità di ogni alunno/a, concorrendo al miglioramento degli apprendimenti ed al successo formativo di ciascuno.
La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi e, nella Scuola Primaria, viene illustrata anche con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno che riguarda il comportamento, la partecipazione alla vita della classe, i progressi ottenuti nell’apprendimento, nello sviluppo personale e sociale con specifico riferimento agli Obiettivi Formativi.
Il voto sintetico di ogni disciplina da apporre al termine del quadrimestre sul documento di valutazione non è la risultanza della media aritmetica dei voti ottenuti dall’alunno nelle diverse prove: nella formulazione del voto sintetico quadrimestrale, infatti, i docenti terranno conto anche delle osservazioni in itinere inerenti la costanza nell’impegno e nella partecipazione, i progressi compiuti, il grado di autonomia e di organizzazione Ai voti di ogni disciplina potranno essere aggiunte brevi note esplicative( scuola Primaria).
Per quanto riguarda la valutazione degli alunni diversamente abili, la valutazione è riferita al progetto d’inclusione predisposto per ciascuno di essi. Valutare non significa “normalizzare” le aspettative e le prestazioni, ma comprendere come gli interventi educativi e didattici possano favorire il massimo sviluppo globale possibile per ogni alunno considerato. La valutazione, di conseguenza, viene rapportata ai ritmi e agli obiettivi formativi individualizzati precisati ed esplicitati nel Piano Educativo Individualizzato.
Per quanto riguarda la valutazione degli alunni con D.S.A. o con altri disturbi certificati, nella stesura dei Piani Didattici Personalizzati i docenti hanno cura di definire i parametri per la verifica/valutazione prevedendo l’uso di strumenti compensativi /dispensativi e adottando i criteri in coerenza con le prassi inclusive adottate e con i principi che sottendono alla valutazione un valore formativo di orientamento del processo di insegnamento-apprendimento.