Riparte, anche quest'anno, il progetto "Io Tifo Positivo"

E’ stato presentato ieri, il progetto IO TIFO POSITIVO destinato, nel corrente anno scolastico, alle classi prime e a due classi seconde della Secondaria del Comprensivo di Casatenovo.

Il progetto IO Tifo Positivo è un progetto educativo e formativo rivolto agli studenti delle scuole medie e ai giovani delle società sportive. Comunità Nuova Onlus, in collaborazione con la Fondazione Candido Cannavò e altri partners sportivi e amministrativi, si rivolge inoltre agli adulti di riferimento, dai genitori agli insegnanti, dai dirigenti agli allenatori, molto presenti (non sempre positivamente) nelle vite dei giovani sportivi. Si propone di valorizzare lo sport come ambito di passione, aggregazione, crescita, presa di consapevolezza, divertimento e promozione di valori quali rispetto legalità e rispetto delle regole, collaborazione e cooperazione, responsabilità individuale e benessere collettivo, consapevolezza del proprio corpo e salute.

Il progetto è realizzato da Comunità Nuova Onlus (www.comunitanuova.it), associazione no profit che opera nel campo del disagio e della promozione delle risorse dei giovani, degli adulti e del territorio. E’ presieduta da don Gino Rigoldi, cappellano dell’Istituto Penale per minorenni Cesare Beccaria di Milano. L’equipe degli educatori, esperti nelle tematiche sportive e nell’uso di tecniche animativo-espressive, lavora in sinergia con gli enti istituzionali, la Fondazione Cannavò, la Gazzetta dello sport, con il supporto di numerosi partners sportivi e altre associazioni.

Il percorso multidisciplinare, utilizzando sempre come argomento centrale lo SPORT e il TIFO, avrà un filone principale che sarà il tema della legalità: il rispetto di sé e degli altri, il rispetto delle regole, il rispetto dell’arbitro e del giudice, il rispetto degli avversari, il rispetto dell’ambiente e dei materiali, il rispetto della salute, il rispetto della diversità.

È stato scelto per le classi prime il filone centrale della LEGALITA’ perché si crede possa essere un “collante” ideale per cercare di sensibilizzare, far riflettere, far sperimentare quotidianamente l’importanza delle piccole regole, di vivere esperienze costruttive e positive, di essere protagonisti del proprio cambiamento all’interno del territorio. Altro tema importante sarà NO al RAZZISMO, in vista della giornata internazionale contro il razzismo e della quinta giornata TWEETOFFRACISM che coinvolgerà i ragazzi del progetto attraverso riflessioni, simulazioni e laboratori. Come risultato finale si vuole allenare i ragazzi e le figure adulte al loro fianco, a diventare cittadini attivi e consapevoli.

Per due classi seconde è previsto un progetto per la formazione di una maggior consapevolezza dei rischi e la promozione di una cultura della legalità “Tra gioco, sfida e limite: rischiare in adolescenza”.

Tutti gli adolescenti impiegano molta energia per “trovarsi”: cercano di capire chi sono, che cosa desiderano, a chi vorrebbero assomigliare. Talvolta questa ricerca identitaria può comportare dei rischi: i giovani si mettono alla prova, spesso in pericolo, per capire fin dove possono spingersi, quanto sono capaci di sopportare. Pensiamo a quelle condotte che producono conseguenze negative sulla salute (bere, fumare, guida pericolosa, assunzione di sostanze, cattive abitudini alimentari) oppure comportamenti socialmente distruttivi (bullismo, vandalismo, violenze e atti devianti in genere). Un rischio non indifferente è il sentimento invasivo della noia, che richiede di essere cancellata, attraverso qualsiasi strumento o metodo che restituisca la percezione di esserci, di esistere. Il rischio, tuttavia, può essere visto anche come mezzo per raggiungere obiettivi di crescita e costruzione dell’identità.

Poiché l’adolescenza è un momento di passaggio, per poter passare dall’infanzia all’età adulta è importante avere dei modelli di riferimento con cui identificarsi. Il modo migliore per essere credibili agli occhi dei ragazzi è “fare” ed “essere” quello che si vuole insegnare. La proposta educativa si realizza nel momento in cui i giovani, anziché essere considerati un problema, sono invece assunti come la più grande risorsa, esattamente il futuro di ognuno di noi. Ma occorre veramente cambiare rotta: occorre prevenire, occorre investire.

La proposta generale intende approfondire o integrare i temi già trattati l’anno precedente: legalità, bullismo, doping e rischi lavorando trasversalmente sulle dinamiche e relazioni tra pari e le emozioni che ne derivano. Si intende attivare la partecipazione dei ragazzi attraverso laboratori, esperienze sportive e assunzione di responsabilità ricoprendo il ruolo di giudici/arbitri nelle tappe del percorso che coinvolgerà le classi prime. Avviare momenti di riflessione di gruppo all'interno dello spazio classe, sollecitando la dimensione del confronto tra pari sui temi dei rischi e legalità.

Il progetto prevede il coinvolgimento anche dei genitori attraverso un incontro di approfondimento sulle tematiche (rischi e doping) e la somministrazione di un questionario sulle condotte a rischio degli adolescenti.

Tutti i ragazzi considerano molto importante il modo in cui i loro genitori valutano e definiscono i rischi. I genitori hanno la responsabilità di aiutare i ragazzi a valutare i rischi che corrono, anticiparne le conseguenze e sviluppare strategie per incanalare le loro energie in attività a sostegno della salute e del benessere. Questa azione, vuole essere un primo aggancio con il mondo adulto, con la finalità di aumentare la sensibilità verso questa tematica e iniziare a ridurre la distanza tra genitori e figli.

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