Al 1909 risalgono dei “Consigli d’oro” che venivano dati ai bambini dell’epoca. Ne abbiamo trovati alcuni pubblicati su “Il giornalino degli ometti e delle donnine”:

La penna è un amico e un nemico: un amico perché tu le affidi l’incarico di esprimere coi segni il tuo pensiero; un nemico perché guai a ferirti o a ferire un compagno con le sue punte. Adoperarla quindi con prudenza. Non tenerla, come fanno molti, dietro l’orecchio. Quello non è il posto suo: l’orecchio, Dio te l’ha dato perché tu oda i suoni, cioè per un ufficio ben più alto.

Tieni i pennini puliti, perchè l’inchiostro li corrode e li fa scrivere male, e poi perché, anche se il cartolaio te li vende a buon prezzo, costano sempre danaro.

Quando muti pennino non gettare il vecchio dove vien viene: un fanciullo scalzo potrebbe posarvi su il piede e farsi molto male. Gettalo negli angoli, o nelle ferramenta vecchie, o introducilo nelle screpolature del muro, o nelle fessure che ci son quasi sempre fra il muro e gli stipiti delle porte e delle finestre.

A noi sono sembrati curiosi questi “Consigli d’oro” che comunque ci hanno permesso di capire come vivevano i bambini tanto tanto tempo fa.

(Redazione classe IIA, Scuola secondaria)