Ciao a tutti, noi siamo i bambini di classe terza del plesso di Capoluogo e vogliamo raccontarvi di un’esperienza che ci ha molto coinvolti: abbiamo conosciuto un archeologo che ci ha raccontato come si svolge il suo lavoro.
Nel programma di storia era previsto lo studio dello storico e dei suoi aiutanti, tra di essi vi è anche l’archeologo e noi abbiamo avuto la possibilità di incontrarne uno.
L’archeologo si chiama Luigi ed è venuto in classe nostra giovedì 22 Ottobre nel pomeriggio; noi da giorni eravamo molto emozionati all’idea di incontrarlo e dentro di noi ci immaginavamo mille domande e curiosità da chiedergli.
Luigi quando è arrivato ci ha salutato, si è presentato ed ha iniziato a raccontarci le prime notizie sul suo lavoro.
L’archeologo è lo studioso che si occupa del ritrovamento di reperti di ossa, ceramiche, monete, … nascoste sotto terra da tantissimi anni.
Per farci capire meglio ci ha spiegato che la terra dove scavano è come una torta farcita a più strati e l’archeologo ne toglie uno per volta e recupera i reperti di ogni strato.
All’inizio la spiegazione ci sembrava difficile perché ci ha insegnato alcuni vocaboli a noi sconosciuti e avevamo paura di non capire, ma Luigi è stato bravissimo ad aiutarci e tutto è stato semplice ed interessante.
Il momento più bello è stato quando Luigi ci ha mostrato gli attrezzi che ha usato nei suoi scavi e quali reperti ha trovato ed ancora le sue foto che ha scattato durante uno scavo nel suo paese.
Noi eravamo emozionatissimi nel poter toccare quegli oggetti e ci siamo immaginati al posto suo durante uno scavo.
Abbiamo visto e toccato: un pezzo di selce (una pietra molto dura e pesante) che gli uomini primitivi usavano per fare le punte delle lance o altri usi simili. Luigi ha realizzato alcune punte con quella che si chiama "Archeologia sperimentale"; abbiamo visto anche dei pezzi di ciotole e piattini in ceramica usati forse per riti agli dei e altri pezzi di oggetti in pietra.
Nelle fotografie che ci ha mostrato, invece, si vedeva lui con altri studiosi che sono entrati in alcune grotte dove c'erano delle incisioni, come in Grotta Romanelli, o dove c’erano dei disegni sulle pareti fatti con “guano” (cacchina) di pipistrello che rappresentavano scene di caccia ed altro, come in Grotta dei cervi.
Luigi ci ha coinvolti nell’immaginare come interpretare quei disegni ed ognuno di noi poteva dire cos’era per lui. C’era chi vedeva degli animali (cervi soprattutto anche perché la grotta si chiamava “Grotta dei cervi”), chi vedeva dei guerrieri, chi dei labirinti, ecc.
Questa grotta ci ha stupito tanto anche perché Luigi ci ha spiegato che lì dentro ci entravano bambini della nostra età e dovevano fare una prova di coraggio: arrivare alle fine della grotta e lasciare l’impronta della loro mano sul muro. Per arrivarci i bambini dovevano strisciare sul pavimento perché non era possibile (e non lo è neppure ora) alzarsi in piedi perché era molto bassa.
Bellissimo è stato anche vedere le foto e sentire il suo racconto di quando è stata trovata una piccola statuetta in bronzo della dea Atena ed anche il busto di una grandissima statua della stessa dea, di come hanno fatto per recuperarlo da sotto terra e di dove l'hanno esposta poi per farla vedere a tutti i visitatori. Oggi a Castro, nel Salento, è possibile vedere la bellezza di questa statua...
Ora mettiamo dei piccoli messaggi per Luigi per ringraziarlo dell’opportunità che ci ha dato di conoscere dal vivo come lavora l’archeologo e per avere condiviso con noi alcune sue esperienze.
Grazie Luigi…
“per avermi fatto toccare i tuoi oggetti di lavoro, ero triste quando sei andato via e mi piacerebbe che tu tornassi ancora” EMMA
“per avermi fatto vedere le tue foto dove si vedevano le pitture degli uomini primitivi nella grotta e per avermi fatto toccare i tuoi strumenti di lavoro” RAHIM
“bellissimo è stato vedere e toccare i reperti che ci hai portato ed anche prendere in mano gli strumenti che usa l’archeologo” RICCARDO
“mi è piaciuto moltissimo toccare la selce, sentire quanto è dura e quanto pesa (hai ragione, sembrava cioccolato); bellissimo è stato anche quando ci hai fatto vedere le foto della statuetta della dea Atena” EVA
“io mi sono emozionato quando ci hai raccontato dei bambini che strisciavano nella grotta per arrivare a lasciare la loro impronta con il guano di pipistrello” ETTORE
“il momento che mi ha impressionato di più è stato vedere come anche tu hai dovuto strisciare per entrare nella grotta dei cervi, ma soprattutto affascinante è stato vedere come avete fatto tu e la tua squadra a recuperare il busto della statua della dea Atena” DIEGO
“per avermi fatto toccare gli oggetti che usa l’archeologo e per averci fatto vedere le tue foto” DOHA
“mi è molto piaciuto vedere i disegni sulle pareti delle grotte” MOUHAMED
“mi ha molto colpito vedere le impronte lasciate dai bambini di otto anni come noi sulle pareti della grotta per dimostrare il loro coraggio” EVELINE
“mi sono molto stupito a vedere le punte delle lance che avete ricostruito uguali a quelle che usavano nella preistoria; mi ha molto emozionato anche la scoperta della statua della dea Atena” MATTEO
“mi è molto piaciuto toccare i reperti che ci hai portato ed anche vedere le foto della dea Atena, ma soprattutto vedere le foto della grotta dove entravano i bambini e facevano l’impronta della loro mano” LUCA
“a me è piaciuto toccare la selce e gli attrezzi da lavoro dell’archeologo; bellissime anche le foto delle incisioni” ELISA R.
“a me è piaciuto molto ascoltare l’archeologo che raccontava delle sue esperienze, ma quello che ho preferito è stato toccare gli attrezzi e le pietre” SARA
“mi è piaciuto tutto, ma quello che mi è piaciuto di più erano i fossili” VIOLA
“mi è piaciuto tanto toccare le punte delle lance fatte di pietra e vedere le foto delle incisioni sui muri” COSTANZA
“mi ha molto colpito sentirti raccontare di come i bambini della preistoria entravano nel tunnel della grotta ricoperto di guano di pipistrello per lasciare la loro impronta come prova di coraggio; è stato bellissimo toccare il trowel” ISABEL
“sono stata contenta di aver toccato i resti delle ciotole e dei vasi e di aver visto le foto della statuina della dea Atena” AGLAIA
“mi è molto piaciuto vedere gli oggetti che usa l’archeologo, toccare la selce a ascoltare i racconti dei disegni sulle pareti delle grotte” ELISABETTA
“mi è piaciuto toccare le punte delle lance fatte di selce ed i pezzi di rocce; molto belle anche le foto dei disegni dentro le caverne” GINEVRA
“l’esperienza con l’archeologo è stata bellissima, mi è piaciuto toccare la selce che era molto pesante, vedere le foto con i disegni sui muri della grotta” LEANDRO
“a me è piaciuto molto vedere e toccare gli oggetti che usa l’archeologo, soprattutto la trowel; mi è piaciuto anche toccare i sassi e le ossa che ci hai portato come esempio di reperto; mi ha molto colpito quando ci hai raccontato dei bambini che si infilavano in quella caverna per la prova di coraggio” ALESSANDRO
“mi hanno molto colpito le foto dei disegni degli uomini primitivi e quelle del ritrovamento della statua della dea Atena; emozionante è stato toccare le pietre e le punte delle lance fatte di selce. Speriamo che tu possa tornare ancora a raccontarci altre tue esperienze” ELISA M.
“che bello è stato toccare i tuoi attrezzi, toccare la selce e vedere le foto dei disegni sulla parete della caverna” AYESHA
“ a me è piaciuto toccare i resti dei vasi e le foto delle grotte dove c’erano i disegni degli uomini primitivi” ANTONIA
“io sono rimasto molto colpito dal racconto e dalle foto del recupero del busto della statua altissima della dea Atena; mi è piaciuto molto anche toccare le ossa e le punte delle lance fatte con la selce che ci hai portato; interessante anche la storia dell’uso che i primitivi facevano dei vasi e delle ciotole ad esempio per contenere il vino da versare per terra in onore di una divinità” VALERIO
È STATA DAVVERO UNA BELLISSIMA ESPERIENZA! GRAZIE LUIGI DELLA TUA DISPONIBILITA’
(Gli alunni della classe terza di Capoluogo)