Giuseppe Mariani ha lavorato per tantissimi anni alla Vister, un’importante realtà farmaceutica di Casatenovo. Vogliamo saperne di più e rivolgiamo a lui alcune domande.
Che cos’era la VISTER a Casatenovo?
Era la divisione farmaceutica della ditta Francesco Vismara salumificio nata nel 1940.
Cosa vuol dire la parola VISTER?
È l’acronimo di Vismara -Terapeutici.
In quali anni hai lavorato alla VISTER?
Dal gennaio 1953 al marzo 1988. I miei primi anni sono stati caratterizzati, oltre che dalle 9 ore di lavoro giornaliere, anche dall’impegno domenicale a Bergamo e serale a Milano, per lo studio della farmaceutica chimica analitica. Rientravo a casa sempre verso la mezzanotte.
Quante persone vi lavoravano?
Complessivamente circa 600 persone tra Dirigenti, Laureati, Tecnici e Operai. Un nucleo di 20 persone era dedito ai controlli chimici e biologici di ogni lotto di farmaco prodotto; un altro gruppo era impegnato nella ricerca; molte donne erano dedite alla preparazione di fiale, polveri, compresse sciroppi fino al loro confezionamento; altri erano magazzinieri, spedizionieri ed autisti per la consegna ad ospedali e/o farmacie dei farmaci prodotti; altro personale era impegnato a mantenere i contatti col Ministero della Sanità e per l’amministrazione generale del gruppo.
Alla VISTER lavoravano quindi anche le donne?
Si, molte donne. Era una grande opportunità per il lavoro femminile.
Che tipo di lavoro svolgevi?
Analisi e Controllo di Qualità delle materie prime e sorvegliavo la verifica della qualità e stabilità dei farmaci prodotti. Per tali controlli disponevo dell’ausilio di colleghi dislocati nei vari reparti di produzione.
In particolare di che tipo di analisi ti occupavi?
Oltre alle analisi di routine, mi occupavo della microanalisi quantitativo organica delle nuove molecole sintetizzate nei nostri laboratori di ricerca, determinandone la formula bruta in forma lineare e in % composta di Carbonio, Idrogeno, Ossigeno, Azoto ( C-H-O-N ).
Quali apparecchiature usavi?
Usavo apparecchi sofisticatissimi e all’avanguardia, poiché i ricercatori della Vister, nell’indagine di nuove molecole, necessitavano di risultati analitici immediati e di sicura affidabilità, per poter stendere la formula organica ad anello esagonale di struttura.
Con quali risultati?
L’esperienza maturata con la microanalisi permise di giungere a risultati sorprendenti e in grado di variare le metodiche d’analisi degli Autori portando le prove analitiche da 30 a 800 mensili con evidente notevole risparmio per la azienda.
Com’erano pubblicizzati i farmaci VISTER?
In Vister c’era un ufficio apposito molto attivo; veniva realizzata una pubblicazione periodica dell’opuscolo “selecta”, inviata a tutti i medici, farmacisti e veterinari italiani, con tutte le novità. L’ufficio era inoltre dotato di un biblioteca ben fornita e messa a disposizione degli universitari per la preparazione delle tesi di laurea. In questo modo acquisivano la conoscenza dei farmaci Vister.
Qual è stato il suo destino?
La Vister nel giugno 1967 è stata ceduta alla multinazionale americana Warner-Lambert la quale ha acquisito i brevetti e le specialità. Ne 1984 si è trasferita da Casatenovo a Lainate. Il suo destino? È doloroso dirlo, ma la Vister non esiste più. A Casatenovo rimane un rudere in viale Rossi.
Sono state realizzate iniziative per ricordare la Vister?
È stato realizzato, da un gruppo di dipendenti, un libro compendio che racconta tutta l’attività della VISTER. Anch’io ho scritto un articolo. Inoltre abbiamo realizzato un CD quale memoria per le future generazioni.
Dalle parole di Giuseppe Mariani si percepisce tantissima passione velata da un pizzico di nostalgia per una realtà importante di Casatenovo che non esiste più.
Con la pubblicazione di questo articolo, la Scuola Secondaria di Primo Grado vuole ricordare la Vister.
(Elena Buzzetti, Classe II C, Scuola Secondaria di Primo Grado)