Mercoledì 20 febbraio le classi II A e II B si sono recate al depuratore di Osnago, per osservare la depurazione delle acque fognarie.
Appena arrivati gli alunni sono stati accolti dagli esperti di Lario reti che hanno dato loro alcuni consigli, per esempio evitare di buttare rifiuti nel wc e nel lavabo come cotton fioc, capelli, scottex, ecc. perché non solo inquinano ma danneggiano l’impianto.
Le classi hanno poi osservato i diversi passaggi dell’acqua: il primo è il filtraggio o processo meccanico, che consiste nell’eliminare gli scarti più grossi che raggiungono la griglia del depuratore. La guida ha spiegato che l’elemento più dannoso per le reti di filtraggio sono i capelli perché si aggrovigliano ed è poi impossibile rimuoverli, se non sostituendo le reti. Segue la decantazione delle sabbie, ovvero la separazione di acqua e detriti sabbiosi. Successivamente l’acqua viene pulita dagli oli; anche in questo caso la guida si è raccomandata di prestare attenzione a ciò che si versa nel lavandino: è opportuno raccogliere e smaltire in discarica non solo l’olio per friggere ma anche quello delle conserve (tonno, verdure...).
Il secondo passaggio corrisponde alla pulizia dei nitriti e dei nitrati o processo organico attraverso l’uso di batteri biodistruttori che, alimentati da ossigeno immesso da dei sifoni, eliminano le sostanze inquinanti creando delle bolle ben visibili ad occhio nudo.
Nel terzo passaggio o processo chimico l’acqua rimane 8 ore a girare nelle vasche per essere depurata dai fanghi; infine i batteri più resistenti vengono eliminati attraverso l’uso di cloro e raggi ultra violetti.
Prima di essere reimmessa in natura, l’acqua passa attraverso degli appositi filtri di tela molto fini usati per rimuovere eventuali solidi rimasti in sospensione.
Prima di lasciare il depuratore, la guida ha spiegato che in caso di piogge eccezionali l’acqua in eccesso viene raccolta in una grande vasca e depurata con un processo più rapido rispetto a quello delle “acque domestiche”.
La visita al depuratore si è conclusa in mattinata.
Le classi si sono poi recate al museo della seta ad Abbadia Lariana dove è presente un torcitoio alto 11 metri ancora funzionante, ma ormai inutilizzato. Infine hanno partecipato ad un laboratorio di torcitura.
Finita la gita tutti si sono diretti verso il lago dove hanno mangiato e si sono riposati, scattando foto e facendo rimbalzare i sassi sull’acqua.
La giornata si è conclusa con il rientro a scuola; i ragazzi hanno potuto dissetarsi con l’acqua delle borracce biodegradabili regalate loro dagli esperti del depuratore.
(Alunni della classe II B, Scuola secondaria)