Il giorno 27 marzo gli alunni della I A si sono recati alla Valle della Nava con un esperto di nome Matteo per osservare il territorio e per rendersi conto di quanto sia importante l’acqua.
Purtroppo, a causa della siccità anomala che ha colpito in questi mesi la nostra zona, il torrente Nava era in secca.
L’alveo era costituito principalmente da massi e ciottoli di diverse dimensioni.
Gli elementi antropici relativi al torrente Nava sono: reti metalliche contenenti sacchi, posizionate sul fondo, per evitare che la corrente li trasporti via; manufatti artificiali sulla sponda destra. Al contrario, la sponda sinistra era completamente naturale con la presenza di parecchi alberi, erba, fiori, piante rampicanti e numerose foglie di castagno sparse per terra.
La fauna nella Valle della Nava è caratterizzata dalla presenza di farfalle, ragni, formiche, moscerini e lombrichi.
Data l’impossibilità di prelevare acqua dalla Nava, abbiamo preso l’acqua da una roggia vicina per poterla analizzare e per capire se fosse inquinata.
Con delle pipette abbiamo prelevato dei piccoli campioni e li abbiamo versati su strisce con dei quadratini colorati che hanno cambiato colore. Grazie alla legenda di riferimento, siamo riusciti a capire quant’era inquinata l’acqua.
Successivamente abbiamo completato una tabella che riguardava l’odore dell’acqua al nostro olfatto: agli alunni è risultata sgradevole.
La guida ha dato una scheda dove i ragazzi avrebbero dovuto scrivere i valori dei nitriti e dei nitrati del campione di acqua.
Il NITRITO è un anione composto da un atomo di azoto e due atomi di ossigeno caricati negativamente. La sua formula chimica è NO2; il NITRATO è un residuo inorganico composto da un atomo di azoto ( N ) e tre atomi di ossigeno ( O ). Il simbolo chimico del nitrato è NO3.
I valori dei nitriti e nitrati dell’acqua analizzata erano alti. I nitriti e i nitrati sono sostanze che possono inquinare l’acqua e la loro presenza è dovuta allo scarico di detersivi e alla contaminazione dovuta ai fertilizzanti usati in agricoltura.
(Alessandra, classe I A, Scuola Secondaria)
Venerdì 5 Aprile 2019 gli alunni della classe I A hanno incontrato in classe l’esperto di educazione ambientale che li aveva accompagnati nell’uscita alla Valle della Nava. Ha parlato dell’importanza dell’acqua e della responsabilità dei nostri comportamenti.
Ha iniziato focalizzando l’attenzione sulle precipitazioni dei giorni precedenti all’incontro, facendo notare che la pioggia era caduta in modo costante e in questo modo era penetrata nel terreno irrigando i campi, alimentato i corsi d’acqua, senza provocare danni. Al contrario, quando la pioggia scende in modo violento, può provocare tre tipi di danni:
- ALLAGAMENTO DEI TERRENI: la pioggia è troppo abbondante e il terreno non è in grado di drenarla, l’acqua scivola via e trascina con sé lo strato fertile (Humus) rendendo il terreno meno fecondo;
- ALLAGAMENTO DELLE STRADE: a causa delle piogge abbondanti i tombini, che mancano di manutenzione, si ostruiscono e i tubi delle fogne non riescono a raccogliere tutta l’acqua;
- FRANE: le piogge abbondanti causano il distacco di parti di terra.
L’esperto ha spiegato la differenza tra l’acqua potabile e acqua pulita. L’acqua potabile è limpida, senza odore, sapore e colore ed è innocua, cioè senza sostanze nocive per l’uomo, mentre l’acqua pulita non è inquinata, ma contiene sostanze pericolose per l’uomo, come ad esempio alghe o batteri patogeni.
Matteo ci ha quindi illustrato il ciclo dell’acqua: l’energia del sole fa evaporare l’acqua nell’atmosfera; l’acqua si condensa e forma le nubi; le nubi rilasciano l’acqua sulla terra con diversi tipi di precipitazioni (pioggia, neve, grandine); l’acqua comincia nuovamente ad evaporare ricominciando il suo ciclo.
Spiegandoci questo ciclo l’esperto ha voluto far capire che l’acqua disponibile sulla terra è sempre la stessa ed è per questo motivo che dobbiamo averne cura.
Ogni giorno l’uomo con le sua attività utilizza ed inquina l’acqua. Si può però scegliere di consumarla ed inquinarla più o meno. Dipende dai nostri comportamenti.
L’uomo consuma mediamente: 1,5 lt di acqua per lavare i denti; 1 lt di acqua per lavare faccia e mani; 35/40 lt di acqua per fare la doccia; (da un rubinetto casalingo escono mediamente 8 lt di acqua al minuto, una doccia da 5 minuti consuma circa 40 lt).
Oltre a consumare l’acqua, questa viene inquinata utilizzando detersivi e prodotti per l’igiene personale.
Ci sono comportamenti responsabili che ogni giorno si possono adottare per limitare i consumi, ad esempio limitare l’utilizzo delle bottigliette di acqua sostituendole con delle borracce, oppure chiudere il rubinetto mentre si lavano i denti.
Fino a qualche anno fa era permesso gettare i rifiuti nei corsi d’acqua ora non è più possibile grazie a leggi che proteggono l’ambiente e puniscono chi non lo rispetta. Purtroppo nonostante queste leggi alcune persone continuano ad inquinare.
A dimostrazione di ciò in Veneto, tra Vicenza e Verona, c’è stato il più grande caso di inquinamento dell’acqua provocato dai rifiuti tossici provenienti da stabilimenti. Queste sostanze sono state ritrovate nel sangue di alcune persone che abitano in quelle zone e hanno causato loro malattie come tumori.
Matteo ci ha raccontato che dalle analisi di un fiume che si trova nelle nostre zone è possibile trovare ancora sostanze tossiche scaricate da un’industria tessile negli anni ‘70. Inoltre gli oceanografi hanno dimostrato che gli oceani risultano essere inquinati a causa degli scarichi industriali e delle abitazioni che non vengono collegate a impianti di depurazione. Gli oceani sono invasi da plastiche che entrano, attraverso il ciclo dell’acqua, direttamente nella catena alimentare di molti animali marini e di conseguenza in quella umana.
Anche gli alunni, con l’aiuto dell’esperto, hanno provato ad analizzare l’acqua utilizzando strisce con quadratini colorati che si coloravano in modo diverso in base alla sostanza inquinante contenuta.
Questo incontro è stato importante per capire l’importanza dell’acqua: tutti hanno il dovere di non sprecarla e ognuno può fare qualcosa
(Alé – Eleonora - Gioele - Martina - Sofia – Marco Z., classe I A, Scuola Secondaria)