“I bambini in fondo al mare” è il titolo del testo teatrale che la mia classe, la III B, coordinata dal prof. Luigi Capraro, ha scritto, preparato e rappresentato il 3 ottobre 2017, in occasione della “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione”. Insieme a noi c’era il cantautore Andrea Buffa che ha reso ancora più ricca di significato questa giornata, cantando “Dormi”, composta da lui pochi giorni dopo il naufragio del 3 ottobre 2013.
Coloro che hanno visto “I bambini in fondo al mare” si sono commossi. Li ringraziamo tutti per aver compreso il messaggio di solidarietà che volevamo trasmettere.
Riportiamo di seguito alcuni pensieri che gli alunni della classe III A ci hanno fatto avere:
Questo spettacolo mi ha fatto riflettere su quanto sia difficile vivere serenamente la propria esistenza.
Mi ha lasciato una forte impronta. I sentimenti che ho provato sono indescrivibili. Vorrei che si ponesse fine a tutte queste tragedie. Vorrei che potessero ritornare in vita tutte quelle persone e tutti quei bambini che volevano solo essere felici.
Mi è rimasto un po' di senso di colpa perché spesso la gente se ne frega e insulta le persone che vivono in quelle condizioni, non pensando a ciò che c'è dietro,alla sofferenza,ai viaggi e ai sacrifici che fanno.
Il vostro spettacolo mi ha fatto riflettere molto e mi ha trasmesso dei sentimenti molto profondi. Mi ha trasmesso tristezza e malinconia verso quei bambini a cui il mare ha portato via la vita. Noi tutti siamo uguali. Io conosco una sola razza, quella umana.
Mi ha colpito il gran numero di persone morte. A volte noi non ci riteniamo fortunati. Dovremmo riflettere su questo. Consideriamo gli immigrati diversi da noi, ma non è così.
Mi è rimasta in mente la parte in cui ogni bambino raccontava la propria storia. Il messaggio era molto chiaro e “forte”: bambini, donne, uomini, bianchi, neri, musulmani o cristiani non meritano una vita così. Esiste solo una razza,quella umana.
Mi è piaciuto molto lo spettacolo e penso che bisognerebbe riflettere su questo argomento più spesso e non lasciare che dei bambini, con ancora tutta una vita davanti, muoiano ogni giorno.
E' uno spettacolo che sicuramente non dimenticherò, come non dimenticherò tutte quelle vittime di naufragi. Fuggivano dal loro paese con tanta speranza. Mi ha molto intristito pensare a tutte quelle persone che non hanno più riabbracciato i loro parenti e i loro amici. Meritano il ricordo.
Bisogna vivere nel rispetto di tutti , ricordando quei ragazzi, donne e bambini che sono morti per avere un futuro migliore.
(Alice Passagrilli, classe III B, Scuola Secondaria di primo grado)