Quasi un alunno su 4 ha subito del cyberbullismo nella scuola secondaria di primo grado M.G. Agnesi di Casatenovo (Lecco): un dato sconcertante, scoperto grazie al questionario che gli allievi della classe 3 E dell’Istituto hanno somministrato a tutti gli studenti della scuola.

Per chi non lo sapesse, si tratta di un genere di bullismo volontario e ripetuto nel tempo, messo in atto attraverso internet e le nuove tecnologie, “un fenomeno che intrappola in una rete da cui non si riesce più ad uscire”.
Il sondaggio ha rivelato che su 293 alunni, con un’età compresa tra gli 11 e i 14 anni, in 66 hanno subito bullismo virtuale, ovvero il 22.52%. degli allievi.
Più precisamente, la maggioranza (35 alunni) ha subito l’harassment, cioè ha ricevuto messaggi scortesi e offensivi ripetuti nel tempo attraverso mail o SMS; in 20 hanno sperimentato il flaming, ossia violenti litigi online per mezzo di insulti, offese, messaggi volgari, su piattaforme o chat di videogiochi interattivi; in 15 hanno subito l’exclusion, ovvero l’esclusione da un gruppo online da parte dei compagni; in 6 si sono visti violare il proprio account, utilizzato per inviare messaggi ad altri (impersonation); in 4 hanno subito la denigration, cioè la diffusione di pettegolezzi o di materiale offensivo, scaricato, commentato e votato dagli altri utenti; a 4 allievi è stato diffuso materiale personale online senza consenso (cyberstalking); in 2 si sono visti pubblicare confidenze spontanee o foto private da un coetaneo (outing and trikery); una persona sola ha subito il cyberbashing, cioè la pubblicazione online di un video in cui veniva preso in giro o maltratto.
Questi dati provocano una seria preoccupazione perché fanno pensare che il cyberbullismo stia diventando un’emergenza sociale. è necessario che i ragazzi e i loro genitori siano informati su come contrastare questo fenomeno. Per tale motivo la scuola M.G. Agnesi ha avviato un progetto, con lo scopo di insegnare agli studenti a non cadere nella trappola di questa nuova forma di bullismo. Che cosa fare per evitare di diventare vittime o carnefici? Informarsi, parlarne, continuare a fare progetti a scuola, accettare il controllo e l’aiuto degli adulti, imparando a essere sempre più responsabili, perché il mondo virtuale è anche un po’ reale!

(classe III E secondaria, anno scolastico 2015-2016)