A tanti, leggendo, capita di viaggiare con la fantasia. Io capisco bene quelle sensazioni perchè le provo sempre...
Ricordo ancora come se fosse ieri quei pomeriggi estivi in cui il tempo si fermava, cullato dall'odore delle pagine giallastre che contenevano parole capaci di trasportarti ovunque tu voglia, la brezza estiva, calda, mi scompigliava i mossi capelli castano chiaro. Me ne stavo lì tutto il pomeriggio, all'ombra del maestoso melo che pareva toccare i confini del cielo, con una chioma verde, paragonabile ad uno smeraldo, ed il grosso fusto ricoperto dalla corteccia dura a cui mi appoggiavo. La fragranza del legno mi teneva in bilico tra il mondo reale, in cui tutto succede per caso, e quello fantastico, dove i miei sogni erano proiettati su un prato verde e infinito, contornato da papaveri illuminati dal sole che rifletteva le mie speranze.
Quello era il mio mondo: un semplice albero e delle parole stampate sulla carta rovinata, ma in quelle pagine potevo costruire una vita nuova, attraverso quelle lettere intravedevo i miei desideri prendere forma e diventare cavalli liberi che correvano nei campi di carta che odorava di vecchio, controvento, opponendosi ad ogni canone rispettato nella vita reale.
Iniziando un nuovo libro, vedevo nitidamente i miei pensieri formare un vascello di legno duro, con una vela chiara e dei grossi remi che si muovevano per attraversare i limiti della realtà.
Nella mia mente, mattone dopo mattone, davo vita ai personaggi che pian piano conoscevo, con cui facevo amicizia e mi affezionavo; aprivo due grandi occhi blu cielo nella mia mente e vedevo chiaramente i paesaggi descritti, quelle parole che contenevano, come enormi sacche, numerose emozioni che infondevano il loro odore sui fogli.
Ogni volta che giravo pagina, un pizzico di magia veniva rilasciata ed io ero velocemente trasportato sull'Olimpo, subito dopo ero a Long Island e così via.
Attraverso quegli insignificanti segni neri vedevo ed immaginavo cose fuori da ogni riga, cose oltre i confini di ogni mente umana.
Finendo un libro, venivo accompagnato dolcemente fuori dalle pagine, ma prima di iniziare a leggere l'ultima facevo un riassunto di tutto, riprovavo ogni sentimento ed ogni emozione percepita durante il mia viaggio e, arrivato all'ultima parola, il mio cuore si fermava un attimo, mentre la mia mente elaborava quello che era successo.
Un'avventura si era appena dissolta nell'aria, ma sapevo bene che, appena fossi tornato sotto quell'albero, avrei annusato nuovamente la magia rilasciata dal libro e avrei ripreso a viaggiare.
I libri sono i riflessi dei nostri sogni, desideri e speranze nascoste che solo attraverso essi possiamo materializzare.
(Pietro Banfi, classe 1 A, Scuola secondaria)