Il 13 ottobre 2022 il professore Luigi Capraro è venuto nella nostra classe per raccontare le sue esperienze di archeologo.
Abbiamo disposto i banchi a forma di U per partecipare in maniera più diretta alla lezione.
Il professore ha mostrato e spiegato molte fotografie scattate durante le sue ricerche e gli scavi.
La prima foto raffigurava una torta a strati: ogni strato rappresenta le unità stratigrafiche del terreno. Questa foto ci ha chiarito come l’archeologo lavora togliendo uno strato di terra dopo l’altro per non mescolare i reperti contenuti.
Ci ha mostrato gli strumenti dell’archeologo: la “trowel” (pronuncia: “traul”) (piccola paletta), la scopa, la paletta, lo scopettino, il pennello e ci ha aiutato a capire la loro funzione.
L’archeologo, se vuole svolgere bene il suo lavoro, prima cerca informazioni sul luogo e sulla sua storia, poi si reca sul posto e osserva bene cosa appare sul terreno…e poi scava. Quando trova degli oggetti li fotografa per documentare la posizione esatta del ritrovamento.
Dopo averli raccolti e ripuliti, li consegna al museo.
Il professore Luigi ha effettuato indagini nella grotta “Romanelli" di Castro (LE) e ha avuto la possibilità di visitare la “Grotta dei Cervi“ di Porto Badisco, sempre in provincia di Lecce, in Puglia.
In quest’ultima grotta ha visto molte pitture rupestri che rappresentano dei cervi, uno stregone, dei cacciatori, delle persone intorno a un fuoco e, nella parte più in profondità, molte impronte di mani di bambini sporche di guano. Probabilmente i bambini hanno raggiunto il fondo della grotta buia e, come dimostrazione di coraggio, hanno impresso un segno sulle pareti con le mani sporche di guano di pipistrello.
Abbiamo potuto osservare e toccare alcuni reperti: fossili, pietre levigate, pezzi di vaso.
È stata per tutti noi una esperienza molto bella e interessante perché abbiamo avuto la possibilità di conoscere cose nuove, di vedere e toccare antichi reperti.
(Le alunne e gli alunni della classe terza di C.na Grassi)