Anche per l'anno scolastico 2022/2023 sono stati attivati i laboratori creativi extracurricolari: un’occasione per tutti gli studenti di mettersi alla prova in attività alternative che sviluppano creatività e manualità.
Nel primo quadrimestre, si è svolto il laboratorio di stampa “Da 0 a 10= 100” (ri)produrre immagini con le tecniche di stampa a cura delle docenti di arte Iorio e Petringa.
Durante gli incontri gli alunni e le alunne hanno avuto modo di sperimentare che, anche con oggetti della vita quotidiana, si possono creare matrici di stampa, ovvero ciò che permette di riprodurre l’immagine.
Per le attività si è fatto uso di scarti di ortaggi, vaschette e imballaggi di polistirolo e portalistini, includendo quindi anche il discorso del “recupero dei materiali e del riciclo”.
I ragazzi e le ragazze sono stati guidati attraverso la creazione di timbri e stampe monotipo, cioè riproducibili una sola volta, per poi passare a tecniche più complesse come la linoleografia e la serigrafia.
Particolarmente impegnativo dal punto di vista tecnico è stato il processo della linoleografia nel quale i corsisti si sono cimentati nell’intaglio della matrice in linoleum con degli strumenti chiamati sgorbie. I disegni di partenza erano delle opere dell’artista statunitense Keith Haring, che con il loro stile grafico si prestano sia ad essere riprodotte nell’intaglio, sia a diventare molteplici stampe colorate.
In ultimo abbiamo lavorato insieme con l’affascinante telaio della serigrafia: in questo caso studenti e studentesse hanno creato dei semplici stencil in carta che aderendo al telaio andavano a comporre la matrice serigrafica. Abbiamo scelto di lavorare in tricromia di bianco, blu ciano e rosso magenta. Il risultato finale è stato sorprendente!
“Stampare è diventare artigiani a tutti gli effetti”: ci si cambia d’abito, si preparano gli strumenti, si lavora in squadra. Un’esperienza educativa, creativa e di manualità che ha arricchito sia alunni e alunne, sia noi docenti.
Laboratorio di scultura “La nuova vita della robinia”
Durante il secondo quadrimestre, ancora una volta coadiuvate dal prezioso aiuto dello scultore Antonio Alberico Fumagalli, le docenti di arte hanno accompagnato allievi e allieve del corso alla scoperta del mondo della scultura in legno. Il metodo di Fumagalli, che mette a disposizione il suo sapere da ormai tre anni, è particolarmente idoneo per avvicinarsi a questo tipo di arte: esso consiste nel lasciarsi ispirare dalle forme naturali delle radici di robinia, materiale utilizzato dallo stesso artista per le sue opere, che da sole evocano creature fantastiche, uccelli, cavità rocciose. Questo meccanismo che spinge il nostro cervello a ricondurre forme casuali a elementi noti prende il nome di pareidolia ed è un grande stimolo per la fantasia.
Le figure emergono passo, passo, seguendo le fasi di pulitura, sbozzatura, levigazione e perfezionamento delle radici. Parafrasando il grande Michelangelo Buonarroti, possiamo affermare che “le figure erano già racchiuse nel materiale di partenza, l’estro e l’abilità dei nostri allievi le hanno liberate”!
Questo tipo di approccio alla lavorazione delle radici di robina è così spontaneo da spingere l’IC a estenderlo ai ragazzi del C.S.E. Artimedia di Casatenovo che hanno partecipato al Progetto Insieme per includere, e hanno lavorato gomito a gomito con i nostri alunni e alunne durante le ultime quattro lezioni.
Il giorno 30 maggio gli elaborati dei corsi sono stati esposti presso la sede della secondaria di primo grado.
Con questa iniziativa si intende ringraziare lo scultore Antonio Alberico Fumagalli e valorizzare l’intenso impegno dei e delle nostre artiste che hanno scelto di seguire l’istinto a fare arte e regalare bellezza.
(Le docenti di arte Raffaella Iorio e Cristina Petringa)