Caro Magazine,
a dicembre ci siamo occupati di biografie e abbiamo deciso di immaginare e scrivere la storia di alcuni personaggi o elementi del Natale:
la stella cometa, gli elfi, la slitta di Babbo Natale, le renne.
Eccole qua.
VIAGGIO AL POLO NORD. LA SLITTA DI BABBO NATALE
Mi chiamo Erik e sono uno scienziato. Mi occupo di ambiente.
Un giorno fui inviato al Polo Nord per controllare lo stato del ghiaccio polare.
Per caso capitai vicino alla casa di Babbo Natale; parcheggiata fuori c’’ era la slitta più bella che avessi mai visto. Era costruito in legno di pino bianco, colorata di rosso e verde, decorata con agrifoglio, bastoncini di zucchero e con una bandiera col volto di Babbo Natale su sfondo rosso. Mi avvicinai per ammirarla. Babbo Natale mi vide e mi raccontò la sua storia .
Era stata costruita da un falegname per partecipare alla corsa delle slitte che si tiene ogni anno al Polo Nord. Il falegname utilizzò il pino bianco tagliandolo con estrema cura, segando i rami e i tronchi con grande precisione. Poi li assemblò con viti e colla profumata, colorò la slitta di rosso e verde perché il Natale si stava avvicinando. Il falegname andò poi da un fabbro che realizzò i pattini e creò delle bellissime decorazioni in oro e argento. La slitta risultò velocissima e fu molto ammirata durante la gara.
A quell’ epoca Babbo Natale stava cercando un nuovo mezzo per viaggiare in tutto il mondo e consegnare i regali ai bambini. Si avvicinò al falegname, comprò la slitta e vi aggiunse ghirlande, bastoncini di zucchero e una bandiera rossa con il suo viso.
Il giorno dopo, allenò le renne per insegnare loro a trainarla sia sul terreno innevato sia nel cielo stellato.
Da quel giorno gli elfi hanno il compito di tirarla a lucido e caricarla di regali, pronta a volare tra le stelle intorno al mondo.
Mauro e Nabil
(Classe V, Cascina Bracchi)
RENNE MODERNE
Il primo anno di lavoro di Babbo Natale fu molo impegnativo: aveva una slitta, ma nessun animale per trainarla,
Perciò dovette usare i taxi, partendo a novembre per essere certo di consegnare tutti i regali entro dicembre.
Era un po’ stufo di questa situazione, quindi prese il suo Christmas Mobile Star 7 in offerta al 70%, con schermo leggermente migliore dello Star 6, con 30 giga gratis e andò su “North Pole prime”. Trovò l’ offerta “Prendi 8 renne paghi 1”: le ordinò immediatamente.
Il giorno stesso gli animali erano al Polo Nord.
Appena arrivate, le renne ebbero un nome: Tino, Nino, Mino, Lino, Gino, Kino, Zino e Rudolph.
Rudolph era la più intraprendete e subito invitò le altre renne ad allenarsi per riuscire a trainare la slitta “. Per farlo dovettero praticare questi esercizi: lancio del giavellotto, corsa, maratona, nuoto sincronizzato, salto in lungo e sollevamento pesi.
Tutte si allenarono duramente fino a Natale e subito i loro muscoli diventarono tonici e ben definiti, soprattutto i bicipiti.
Invece Babbo Natale…altro che muscoli! Muoveva solo quelli della bocca, mangiando focacce e panettoni, D’altra parte lui doveva solamente stare seduto sulla slitta, scendere per i camini e mangiarsi i biscotti!
Comunque, le renne, con le loro gambe così muscolose trainarono la slitta in modo sublime, terminando il lavoro un’ ora prima del solito e permettendo a quel goloso di Babbo Natale, una volta a casa, di avere più tempo per la cena di Natale e per il suo spuntino notturno.
Dopo cena, si misero tutti sul divano a guardare un film sul maxi schermo.
Film dopo film, spuntini dopo spuntini, le renne nei mesi successivi persero tutti i loro muscoli che diventarono molli e flaccidi e dovettero ricominciare da zero l’allenamento l’anno successivo.
Matilde, Micol, Tommaso
(Classe V, Cascina Bracchi)
JAMES L’ ELFO
James è nato al Polo Sud e quando nacque era piccolissimo.
Crebbe in una famiglia allegra ed affettuosa, ma aveva un sogno particolare: desiderava trasferirsi al Polo Nord e lavorare per Babbo Natale.
All’ età di quattro anni già costruiva giocattoli con il materiale che trovava nei boschi che crescevano intorno alla sua casa!
Un bellissimo giorno i suoi genitori decisero di esaudire il suo desiderio e lo portarono al Polo Nord. Il viaggio fu lungo, ma l’incontro con Babbo Natale fece dimenticare a James noia e fatica. Il piccolo elfo era felicissimo di vedere per la prima volta quel grassoccio e gentilissimo signore che chiacchierava e rideva allegramente con lui.
Anche Babbo Natale apprezzò moltissimo la compagnia di James e dei suoi genitori e decise di ospitarli nella sua enorme fabbrica per diverse settimane.
Vedendo James dedicarsi con entusiasmo alla costruzione dei giocattoli, Babbo Natale gli propose restare a lavorare con lui.
James, saltando di gioia, accettò. Il suo grande sogno si era realizzato!
Da allora il Polo Nord si è sempre più popolato di elfi costruttori di giocattoli.
Achille, Giulia, Mirko, Sofia
(Classe V, Cascina Bracchi)
LA STELLA COMETA
Stella Cometa era nata sulla Luna, ma era cresciuta sulla Terra.
Il suo compito era quello di portare i desideri dei bambini a Babbo Natale, così che lui li esaudisse la notte del 25 dicembre.
La sua coda era lunga 16 metri, ma ogni volta che acchiappava un desiderio, ne perdeva un millimetro. Alla cometa questa cosa dava molto fastidio e dopo trent’ anni di lavoro si stufò, perciò se ne tornò sulla Luna.
Qui incontrò Stella Polare che a sua volta si era stancata di indicare sempre il Nord.
Decisero così di scambiarsi i ruoli.
Stella Polare era molto eccitata, ma purtroppo non aveva la più piccola “costellazione” di idee di come si facesse ad acchiappare e consegnare i desideri dei bambini a Babbo Natale, così combinò un sacco di pasticci.
Dal canto suo Stella Cometa si sentiva gelare lassù, nello spazio profondo. Così una notte entrò nella casa di Stella Polare e si mise a guardare la saga di “Guerre stellari”. Nessuno riuscì più a trovare il Nord.
Stella Polare andò invece da Babbo Natale senza alcun desiderio.
Babbo Natale capì che c’era sotto qualcosa, e decise di intervenire.
Mandò una truppa di elfi a prendere Stella Cometa, poi ristabilì i ruoli, ma con alcuni cambiamenti.
Ogni volta che il desiderio di un bambino veniva esaudito, a Stella Cometa, venivano dati due millimetri di coda, mentre Stella Polare poté vagare a suo piacimento nel cielo ogni qualvolta le nuvole lo oscuravano alla vista degli uomini.
Angelica, Karol, Nicholas
(Classe V, Cascina Bracchi)
LA QUINTA DI CASCINA BRACCHI AUGURA A TUTTI
BUON NATALE
E UN SERENO ANNO NUOVO