Quest’anno le classi terze della scuola secondaria hanno incontrato un’esperta geologa.
Con lei hanno eseguito vari esperimenti riguardanti la conducibilità e la mineralizzazione dell’acqua e la solubilità di alcuni minerali a contatto con acqua e acido cloridrico.
Noi alunni abbiamo potuto sperimentare in prima persona procedimenti utili nella vita quotidiana, come la scelta dell’acqua da utilizzare.
Visitando il sito di Lario reti Holding si possono inoltre conoscere le caratteristiche dell’acqua del nostro territorio, per poterla confrontare con le etichette delle acque minerali presenti sul mercato.
L’esperta ci ha inoltre introdotto l’argomento del carsismo, in previsione della nostra gita alle grotte di Frasassi.
(Marco G. e Mirko B., classe IIIA)
IL CARSISMO
Il carsismo comprende tutti i fenomeni che derivano dall’azione solvente dell’acqua sulle rocce.
Le rocce più comunemente interessate dal fenomeno sono quelle calcaree
Esistono tre tipi di carsismo:
- Carsismo superficiale: l’acqua meteorica agisce sul calcare nella zona di contatto tra aria e roccia.
- Carsismo profondo: le acque d’infiltrazione scendono lungo la discontinuità e si arricchiscono di carbonato di calcio.
- Carsismo sottomarino: l’acqua marina ha un elevato contenuto di sali e aggredisce le rocce più solubili.
Le aree in cui si presenta il carsismo hanno determinate caratteristiche tra cui:
- Presenza di rocce superficiali solubili
- Precipitazione abbondante
- Superfici sub pianeggianti
- Presenza di sistemi di fessurazione delle rocce
- Notevole aridità con scarsa vegetazione perché manca una circolazione superficiale
La formazione del fenomeno del carsismo:
L’erosione carsica è dovuta alla dissoluzione del carbonato di calcio. Quest’ultimo è poco solubile nell’acqua pura, ma se in essa è disciolta una certa quantità di anidride carbonica ( CO2 ).
(foto Grotta Zinzulusa - Castro - Lecce)
Il carbonato di calcio si trasforma in acido carbonico( H2CO3). L’acido carbonico scioglie il calcare(CaCO3) formando il carbonato acido di calcio, il quale è solubile in acqua e viene allontanato facilmente.
Inoltre negli ultimi anni l’innalzamento delle temperature l’inquinamento e le piogge si hanno causato un aumento del fenomeno del carsismo
(Edoardo X. e Steven D., classe III B)
LA CONDUCIBILITA' ELETTRICA DELLE ROCCE
Obiettivo: dimostrare che i minerali conducono l’elettricità
Strumenti usati:
- Quarzo SiO2
- Calcite CaCO3
- Gesso (selenite + calcite) CaSO42H2O
- Salgemma (sale da cucina) NaCl
- Bicchieri
- Acqua
- Conducimetro
Svolgimento: abbiamo preso dei bicchieri e vi abbiamo versato l’acqua distillata. Abbiamo poi misurato la conducibilità elettrica dell’acqua con un conducimetro: essa era di 202 µs.
Abbiamo poi inserito nei bicchieri dei minerali:
- Salgemma
- Calcite
- Gesso
- Quarzo
Dopo 10 secondi abbiamo misurato la conducibilità elettrica e l’acqua aveva assunto i seguenti valori:
- 3999 µs il µs è il simbolo del microsiemens,
- 240 µs l’unità di misura della conducibilità elettrica
- 350 µs
- 228 µs
Conclusione: abbiamo quindi capito che i minerali hanno diversa conducibilità elettrica e diversa solubilità, infatti, in 10 minuti in cui abbiamo messo in acqua i minerali, abbiamo visto che il salgemma era ormai quasi del tutto sciolto, mentre il quarzo era intatto.
(Riccardo P., Beatris C., Chiara P., Andrea R., Niccolò B., classe III B)
LE ROCCE REAGISCONO CON L'ACIDO
Obiettivo: osservare se le rocce reagiscono con sostanze acide, come e perché lo fanno
Strumenti utilizzati
- Acido cloridrico
- Campione di quarzo
- Campione di calcite
Svolgimento: abbiamo preso un campione di quarzo e uno di calcite, abbiamo messo una goccia di acido cloridrico, stando molto attenti perché corrosivo, su tutti e due i minerali. Quando lo abbiamo messo sul quarzo, non è successo niente, mentre sulla calcite l’acido ha fatto reazione: ha fatto una schiuma chiara e un po’ di fumo.
Conclusione: questo succede perché la calcite è un minerale calcareo, contiene cioè carbonato di calcio. Esso è conosciuto come calcio ed è la sostanza che crea le stalattiti e le stalagmiti, tramite deposizione. Le rocce calcaree inoltre hanno la caratteristica di essere formate solo da calcite, e sono molto rare perché sono rocce formate dallo stesso minerale.
Da sinistra, acido cloridrico e cristallo di calcite, i due principali strumenti dell’esperimento
(Beatris C., Niccolò B., Riccardo P., Riccardo P., Chiara P., Andrea R., Classe III B)