Riflessioni da parte di due alunne della classe II B della Scuola secondaria.

    

CREDICI!

“Balena!” Questi e altri insulti continuano a essere detti contro di me ogni giorno, perché non sono proprio come una modella! Sono Christine Damanti e adesso vi porterò nel mio mondo.

Fin dal primo anno di elementari, molti, specialmente i miei compagni di classe, mi prendevano in giro per la mia corporatura. Sì, in effetti, sono un po’in carne, ma io mi piacevo così com’ero; tuttavia con il tempo ho iniziato a perdere autostima e ho iniziato veramente a credere che quello che mi dicevano fosse vero.

È andata avanti così per tanto tempo finché ho deciso che non volevo più andare a scuola, ma i miei genitori continuavano a mandarmi visto che non avevo detto loro il motivo. Una volta mi sono fatta venire a prendere inventando una bugia, ovvero che mi faceva male la testa e l’orecchio. Con quelle scuse, sono rimasta a casa una settimana circa. Stando a casa, ho avuto modo di pensare e mi sono fatta coraggio perché non riuscivo a sopportare quella situazione tutta sola e avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse a superare quel momento difficile. Ho confessato tutto ai miei genitori. Insieme siamo andati a parlare col preside, ma non c’è stato verso: quei miei compagni hanno continuato a prendermi in giro.

Mancava poco alla fine della scuola e, quindi, ho tenuto duro.

“Speriamo che l’anno prossimo in una classe nuova, con compagni nuovi andrà meglio e che per loro sia più importante la mia parte interiore, ricca d’amore!” Continuavo a ripetermi….

Ma non è andata proprio così. Anche qui, nella nuova scuola, alcuni dei compagni di classe hanno iniziato a prendermi in giro, ma… ora sono cresciuta e non mi interessa più quello che pensano gli altri.

Spero solo che qualcuno, un giorno, mi accetti per quello che sono, iniziando da me!

ALWAYS BELIEVE IN YOURSELF!

CREDI SEMPRE NEI TUOI SOGNI

(Christine Damanti, CLASSE 2°B, Scuola secondaria)

UN CORPO PERFETTO

Mi hanno presa in giro per molti anni, per il mio aspetto fisico. In questo momento potresti pensare che io sia un po’ in carne e ti rispondo di no. No, io sono sempre stata presa di mira perché sono molto, ma davvero molto magra. Mentre camminavo la gente, ancora adesso succede, mi guardava stupita dal mio fisico e si chiedeva se fossi anoressica o se avessi problemi con il cibo (e fidatevi, è davvero molto brutto essere giudicati come malati) oppure mi guardavano come se fossi un mostro. Io non dicevo o facevo nulla, solamente, fingevo di star bene quando in realtà dentro di me scoppiavo. Ho iniziato a credere e a convincermi di essere davvero un mostro.  La gente mi giudicava ancora prima di conoscermi ed è per questo che stavo meglio da sola.

Oggi che sono maturata in po’ di più, ho imparato ad ignorare le occhiate o le domande, ma le parole hanno un peso, e a volte pesano talmente tanto, da schiacciarti e buttarti giù. Infatti ancora oggi, quando mi capita di raccontare ciò che ho passato e che ancora sto passando, non riesco a trattenere le lacrime, proprio perché tutto ciò che mi hanno detto fa ancora male. Spesso me la prendo con me stessa, pensando che è colpa mia se il mio corpo è così minuto, anche se non è la verità.

E’ per questo che voglio, e posso almeno provarci, fare in modo che ciò che è capitato a me non capiti a nessun altro.

Al giorno d’oggi, tra le ragazze un po’ più grandi, va abbastanza “di moda”, essere magre (anche se, ovviamente, non così tanto come me) , ma  secondo me, non esiste il corpo perfetto, perché questa è una cosa inventata dalla gente, che ormai si è convinta di ciò e quindi giudica in base a questa idea. Ma è solo un’idea che l’uomo si è fatto e ha fatto coincidere con la realtà, anche se non lo è.

(Rotari Arina, CLASSE II B, Scuola secondaria)